Ravenna
Ravenna è una città sorprendente, dall’aria provinciale e apparentemente schiva e sopita; isolata e lontana dalle principali direttrici del traffico e del commercio, cui sopperisce però con un porto, discreto, ma molto attivo. È circondata da una bella ed ordinata campagna che cede il passo a spiagge e pinete, già cantate da Dante e da Boccaccio Questo polmone verde, in gran parte ciclabile, è protetto dal mare dall’importante ecosistema delle dune che sono sempre più al centro di progetti di valorizzazione ambientale e paesaggistica. L’aspetto naturale è poi completato dal meraviglioso e suggestivo ambiente delle valli che è possibile esplorare, in alternativa alla movida dei vicinissimi lidi, in canoa, battello, bici o a piedi, magari con un binocolo per avvistare le molte specie di uccelli che nidificano in questa area protetta del Parco del Delta.
Il centro storico, nonostante questo primo impatto dimesso e timido, è un vero e proprio scrigno di opere d’arte, di stratificazioni storiche, di chiese, basiliche ed edifici unici al mondo, avvolti da un’atmosfera sacra e pacata che contrasta con il rutilante splendore degli interni, ricamati di luce, oro, e trame cromatiche tridimensionali intessute di materiali preziosi sapientemente lavorati.
I ragazzini li studiano sui sussidiari e sui libri d’arte, i pellegrini del Grand Tour ne rimanevano ammaliati e passavano ore a riprodurli sui propri taccuini, ma la vera esperienza è abbandonarsi come flaneur tra le vie su cui si affacciano, entrandovi con tutta calma e lasciandosi trasportare in un mondo scomparso di bellezza ed irripetibile intensità storica.